Diventare imprenditore ed avviare un’impresa in Italia è il sogno nel cassetto di molti giovani in cerca di lavoro e di senior aspiranti imprenditori.
Prima di intraprendere la strada verso l’apertura di una start up e di un’impresa, è fondamentale valutare attentamente tutti gli step necessari per adempiere correttamente l’iter procedurale e burocratico.
Premettiamo subito che fare impresa non è assolutamente semplice e richiede una buona dose di competenze, conoscenze e risorse.
Detto questo, oltre ad una buona pianificazione strategica ed operativa, per il buon successo del progetto imprenditoriale è rilevante prestare massima attenzione al tax planning.
Per questo, è rilevante affidarsi ad un Consulente aziendale e fiscale che sappia consigliare ad hoc l’aspirante imprenditore.
In questa guida ho raccolto tutti gli step necessari da seguire passo dopo passo per aprire un’azienda in Italia.
Ti senti pronto per iniziare quest’avventura? Bene, allora procediamo!
Indice
Avviare un’impresa in Italia: ecco i 10 passi infallibili
Crisi occupazionale, difficoltà a trovare il posto “fisso”, basse retribuzioni, voglia di autonomia e di realizzare un progetto imprenditoriale di successo sono i principali fattori che spingono sempre più giovani e over quarantenni ad intraprendere la vita da freelancer e/o da start upper.
Affascinante che sia, la vita da imprenditore comporta tante responsabilità, obblighi e sacrifici non indifferenti.
Inoltre, avviare un progetto imprenditoriale ex novo richiede massima attenzione ed un’ottima conoscenza della normativa vigente.
Ecco i 10 passi infallibili da tenere in considerazione prima di avviare un’azienda.
Redigere un efficace e vincente Business Plan
Prima di avviare un progetto imprenditoriale, è fondamentale redigere un Business Plan vincente ed efficace.
Il Business plan è un piano dettagliato, che contiene strategie ed obiettivi strategici concreti e misurabili dell’attività economica che si intende avviare. Si tratta, dunque, di un vero e proprio progetto necessario per avere ben chiari i vari step da seguire: dagli adempimenti amministrativi, fiscali e burocratici alle strategie di marketing e commerciali.
Non è facile redigere un business plan vincente ed efficace, specie se non si ha alcuna esperienza nel mondo dell’imprenditoria.
Per questo, è buon consiglio affidarsi sempre ad un Commercialista che segua passo dopo passo l’aspirante imprenditore.
Pianificazione strategica, Budgeting & Programmazione operativa
Dal primo punto ne consegue il secondo: pianificare strategicamente l’attività imprenditoriale.
In questa fase è necessario fare qualche conto in tasca dato che il budget a disposizione è di importo esiguo ed è una risorsa data.
In questa fase di avvio saranno più perdite e più costi di entrate monetarie, per questo l’imprenditore non deve disperare e deve pazientarsi prima di raggiungere il pareggio tra i ricavi e i costi (Break Even Point).
Tenendo conto di ciò sarà fondamentale definire gli obiettivi strategici e quelli operativi di medio e di breve periodo.
Apertura Partita IVA
La Partita IVA è costituita da 11 cifre, che identificano in modo univoco il soggetto titolare dell’attività, ed è associata ad un Codice ATECO.
Aprire la Partita IVA è semplice, veloce e non costa nulla. Come procedere? Basta scaricare i modelli presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate, compilarli accuratamente e inoltrarli telematicamente al Fisco o presentarli personalmente o tramite intermediario abilitato.
L’apertura della Partita IVA comporta la necessità di scegliere il Codice ATECO, di optare per un regime fiscale conveniente e procedere con il versamento dei contributi previdenziali.
Codice ATECO
Aprire la Partita IVA comporta la necessità di comunicare ed identificare il corretto Codice ATECO, un codice che identifica il tipo di attività economica svolta.
Scegliere il Codice ATECO corretto è davvero rilevante per lo sviluppo e la gestione del progetto imprenditoriale.
Scelta del regime fiscale
Oltre al Codice ATECO, l’apertura della Partita IVA comporta la necessità di scegliere il regime fiscale corretto.
Attualmente l’opzione più conveniente è aderire al Regime Forfettario, anche se è la scelta adatta per avviare un’impresa di tipo individuale.
Le imprese formate da due o più soci devono necessariamente optare per la Partita IVA ordinaria.
La Legge di Bilancio 2019 prevede come unico requisito per aderire al Regime Forfettario il non superare i 65.000 euro annui di fatturato.
Ricordiamo che sono esclusi dal Forfettario i seguenti settori: agricoltura, pesca, editoria, agenzie di viaggi, vendita porta a porta, che seguono regimi fiscali speciali.
Forma giuridica
Avviare un’azienda comporta la necessità di scegliere una forma giuridica adeguata alla propria attività d’impresa.
Le principali forme giuridiche sono:
- ditta individuale, dove l’unico responsabile è il titolare della Partita IVA;
- S.a.s. (società in accomandita semplice), se alcuni soci hanno responsabilità limitate;
- S.n.c. (società in nome collettivo);
- S.r.l. (società a responsabilità limitata);
- S.p.a. (società per azioni).
Comunicazione Unica
Grazie alla Comunicazione Unica è possibile avviare un’azienda in modo semplice e con un netto risparmio di tempo e di denaro.
Grazie alla Comunicazione Unica è possibile dichiarare l’inizio dell’attività economica al Comune o alla Camera di Commercio, iscrivere l’attività al Registro delle Imprese e aprire le posizioni INPS e INAIL.
Contribuzione previdenziale
Come detto l’apertura della Partita IVA comporta la necessità di versare con regolarità i contributi previdenziali presso l’INPS o presso una specifica Cassa.
Per le imprese, gli artigiani e i professionisti senza Cassa è necessario iscriversi alla Gestione Separata INPS.
Invece, i professionisti iscritti ad un Ordine Professionale (avvocati, notai, medici, architetti, psicologi, ingegneri, etc.) versano i contributi previdenziali alla cassa di riferimento.
Costituzione della società
Per tutte le società costituite da due o più soci, la costituzione della società si perfeziona con la scrittura dell’atto costitutivo e dello statuto, da effettuare presso lo studio di un notaio.
Permessi
Per svolgere alcune attività (vendita di alimenti e bevande, studi di tatuatori, etc.), è necessario ottenere permessi e rispettare specifici requisiti in materia di igiene e sicurezza.
Anche tu vuoi avviare un’impresa in 10 step? Allora, chiedimi una Consulenza personalizzata ad hoc.
Ti aspetto!
Angelo Calò