Commercialista Dr. Angelo Calò

Contributi 2020: Artigiani e commercianti

 

Per l’anno 2020 l’INPS ha fissato l’importo dei contributi dovuti da commercianti e artigiani iscritti alle gestioni speciali.

Per quest’anno la novità risulta essere l’aumento del minimale al fine di ottenere la copertura contributiva dell’intero anno mentre, restano invariate le aliquote.

Entriamo nel dettaglio per chiarire tutte le novità, gli importi e le scadenze.

Contributi 2020 per artigiani: aliquote INPS al 24%

Le aliquote contributive da applicare al reddito di impresa per effetto della Manovra Monti hanno subito ogni anno un aumento progressivo della percentuale dei contributi da versare fino a toccare il 24%.

Il 17 febbraio del 2020 con la circolare n.28 l’INPS ha pubblicato i nuovi importi da riscuotere tra gli artigiani.

L’aliquota di base, fortunatamente, resta stabile al 24% per gli artigiani che hanno un età superiore ai 21 anni, mentre, per coloro che hanno un età inferiore ai 21 anni risulta essere del 21,90%.

L’aliquota, all’avanzare degli anni, continuerà ad incrementarsi fino al raggiungimento del 24% in una misura pari allo 0,45% annuale.

Per coloro che hanno più di sessantacinque anni, già titolari di una pensione potranno, previa domanda, ottenere una riduzione dei contributi del 50%.

Contributi 2020 per i commercianti: aliquote INPS al 24,09%

Le aliquote contributive da applicare per il calcolo dell’importo minimo dei contributi da versare all’INPS corrispondono al 24,09% per i commercianti con più di 21 anni e del 21,99% per coloro che hanno un’età inferiore ai 21 anni. Anche in questo caso, come negli artigiani, l’aliquota subirà un incremento del 0,45% per ogni anno fino al raggiungimento della soglia del 24,09%.

L’INPS conferma per i commercianti iscritti alla Gestione commercianti che desiderano finanziare la stabilizzazione dell’indennizzo per l’interruzione di un’attività commerciale ( rottamazione di licenze o negozi) l’aumento del contributo aggiuntivo dello 0,09% alla contribuzione dovuta a titolo previdenziale.

Contributi fissi 2020 per artigiani e commercianti: i minimi

Il reddito minimo di artigiani e commercianti è un dato estremamente importante al fine di calcolare il contributo obbligatorio 2020 da versare all’INPS.

Per questo motivo l’INPS ha pubblicato la nuova soglia del reddito minimo 2020 per artigiani e commercianti.

I costi contributivi applicati nel corso del 2020 saranno per:

  • artigiani: di 3.501,15 euro per coloro che hanno un’età inferiore ai 21 anni ( 3.493,71 euro IVS + 7,44 euro maternità) e 3836,16 euro per chi possiede un’età superiore ai 21 anni (3.828,72 euro IVS + 7,44 euro maternità);
  • commercianti: di 3515,50 euro per coloro che hanno un’età minore di 21 anni ( 3.508,06 euro IVS + 7,44 euro maternità) e 3850,52 euro per chi possiede un’età superiore ai 21 anni ( 3.843,08 euro IVS + 7,44 euro maternità).

Per coloro che invece svolgono il lavoro per periodi inferiori all’anno solare il contributo sul minimale in relazione a ciascun mese risulta essere:

  • artigiani: di 291,76  euro ( 291,14 euro IVS + 0,62 euro maternità) per chi ha meno di 21 anni e di 319,68 euro (319,06 IVS + 0,62 euro maternità) per coloro che hanno un età superiore ai 21 anni;
  • commercianti: di 292,96 euro ( 292,34 IVS + 0,62 euro maternità) per chi ha meno di 21 anni e di 320,88 ( 320,26 + 0,62 euro maternità) per coloro che hanno più di 21 anni.

Ai fini del calcolo dei contributi IVS dovuti da artigiani e commercianti il reddito minimo corrisponde a euro 15.953,00.

Contributi per commercianti e artigiani 2020 : i massimali

I costi contributivi rappresentano dei costi fissi, vale a dire al di là dell’effettivo reddito ottenuto nell’arco dell’anno 2020 con la propria attività. Per coloro che ottengono un reddito superiore ai 47.379 euro sono tenuti a versare l’1% in più di contributi, vale a dire per gli artigiani un importo rispettivamente pari a 3874,512 euro (o 3536,16 euro per coloro che hanno meno di 21 anni) e, per i commercianti, pari a 3889,03 euro e 3550,66 euro per coloro che hanno meno di 21 anni.

Per quanto riguarda le aliquote invece, per somme superiori ai 47.379 euro per gli artigiani sono al 25% e per i commercianti al 25,09%.

Oltre agli importi minimi da versare vi sono anche dei massimali oltre ai quali non bisogna versare nulla all’INPS, la soglia in questo caso dipende dalla data di iscrizione alla categoria artigiani e commercianti del lavoratore, e si dividono:

  • per i lavoratori iscritti alla gestione dei contributi in una data precedente al 1 gennaio 1996 saranno tenuti a versare i contributi IVS entro un massimale di reddito annuo pari a 78.965 euro;
  • per i lavoratori che non hanno un anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, iscritti a partire dal 1 gennaio 1996 saranno tenuti a versare i contributi IVS entro un massimale di reddito annuo pari a 103.055 euro.

Ai fini del calcolo dei contributi IVS dovuti da artigiani e commercianti il reddito massimo corrisponde a euro 78.965,00 ( cioè 47.379,00 euro + 31.586,00 euro).

 Le scadenze da ricordare

Il pagamento dei contributi fissi minimi da parte dei commercianti e artigiani avviene ogni 3 mesi, suddivisi quindi in 4 rate annuali, rispettando le seguenti scadenze:

  1. 18 maggio 2020;
  2. 20 agosto 2020;
  3. 16 novembre 2020;
  4. 16 febbraio 2021.

Per coloro che possiedono un reddito superiore ai 15.953 euro le scadenze dei pagamenti, coincidono con quelli dell’IRPEF.

Contributi 2020: modello F24 e relative istruzioni

Il pagamento dei contributi artigiani e commercianti nel 2020 sulle aliquote deve avvenire  mediante il modello F24.

L’INPS l’8 febbraio del 2013 con la circolare n.24 ha espresso chiaramente che non verrà spedita nessuna comunicazione di avviso per i contributi né il modello F24 da compilare perché sostituita dalla modalità telematica che, permette l’accesso al cassetto INPS in cui sono presenti tutte le informazioni relative agli importi da pagare e il modulo stesso.

Compilazione modulo f24

Qui di seguito, le istruzioni per la compilazione del modello F24 per il pagamento dei contributi 2020 di artigiani e commercianti:

  1. codice della sede INPS presso cui è stata aperta la posizione contributiva;
  2. causale contributo, vale a dire se si tratta di :
    • Pagamento contributi eccedenti il minimale del reddito, commercianti CP e artigiani AP.
    • Soluzione rateale dei contributi eccedenti il minimale, commercianti CPR e artigiani APR.
    • Esborso contributi dovuti sul minimale di reddito, commercianti CF e artigiani AF.
    • Regolarizzazione pagamenti scaduti dopo accertamento che, possono essere: con adesione CPMF per commercianti APMF per artigiani; pagamento dei debiti segnalati con avviso di pagamento, CR ARN per commercianti e  AR ARN per artigiani; rateizzazione pagamento dopo domanda di dilazione in fase amministrativa, CD per commercianti e AD per artigiani.
    • Causale per il primo pagamento dei contributi INPS: sul minimale di reddito degli anni precedenti, CFP per commercianti e AFP per artigiani; sul reddito eccedente il minimale negli anni precedenti, CPP per commercianti e APP per artigiani.

3)  codice INPS di 17 cifre, presente nella lettera all’interno del cassetto previdenziale.

  1. periodo di riferimento “da” (mese e anno di inizio del pagamento contributivo) “a” (periodo di fine pagamento).
  2. indicare gli importi a debito versati che comprendono oltre ai contributi anche gli interessi.
  3. indicare gli importi a credito che devono essere compensati.

Per concludere

In conclusione, con questo articolo ho cercato di spiegare in modo esaustivo tutto ciò che riguarda i contributi dovuti da commercianti e artigiani nel 2020. Nel caso in cui ti sorgano dubbi o quesiti da porre non esitate a contattarmi.