Commercialista Dr. Angelo Calò

Dichiarazione annuale IVA 2020

 

Con l’inizio dell’anno è stato introdotto il nuovo modulo  per la dichiarazione IVA 2020, ciò può creare un certo smarrimento nel comprendere, effettivamente, cosa fare e come.

Con questa guida cercherò di spiegare in modo semplice e chiaro cos’è la dichiarazione IVA, le novità introdotte, il modulo da compilare, le istruzioni e le scadenze.

Lo scopo è una guida che aiuti ad orientarti.

Dichiarazione annuale IVA 2020: di cosa parliamo?

La dichiarazione IVA 2020 è un modello di dichiarazione annuale mediante il quale tutti i soggetti passivi di IVA comunicano all’Agenzia delle Entrate le attività e operazioni svolte, che hanno un impatto ai fini IVA, durante l’anno d’imposta (anno 2019).

Nel primo mese del 2020 l’Agenzia delle Entrate ha introdotto il modello definitivo e le relative istruzioni mediante l’introduzione di due nuovi provvedimenti che riguardano la dichiarazione annuale dell’IVA:

  1. Provvedimento del 31 gennaio 2020, nel quale sono state approvate specifiche tecniche per la trasmissione dei dati per via telematica relativi all’anno 2019;
  2. Provvedimento del 15 gennaio 2020, nel quale sono stati approvati i modelli da utilizzare per la dichiarazione IVA 2020 riguardo l’anno 2019 .

Tra le novità introdotte con il nuovo modello di dichiarazione IVA ci sono :

  • Nuovo quadro VP: riservato ai contribuenti che desiderano comunicare, con la dichiarazione annuale, anche i dati delle liquidazioni periodiche del quarto trimestre;
  • Nuovo quadro VQ: consente, ai contribuenti interessati, di conoscere il credito maturato ottenuto dai versamenti di IVA periodica non spontanei causati da comunicazioni d’irregolarità o per la notifica di cartelle di pagamento riguardo le liquidazioni periodiche.
  • Rigo VL12: introdotto all’interno del modulo al fine di indicare il credito maturato dai versamenti IVA periodica non spontanei.
  • Lipe: con la presentazione del nuovo modello IVA, sarà possibile la trasmissione delle Lipe (comunicazione liquidazione periodica iva) del quarto trimestre, ciò significa che a partire dall’anno dell’imposta 2019 è possibile inviare l’ultima comunicazione riguardo le liquidazioni trimestrali rispettando la scadenza imposta di febbraio.

Quando e come presentarla?

La dichiarazione IVA 2020 è un modello che va presentato esclusivamente per via telematica, tra il 1° febbraio e il 30 aprile 2020 all’ Agenzia delle Entrate.

Ai fini della validità sono considerate tali anche le dichiarazioni presentate entro e non oltre 90 giorni dalla scadenza. In questo caso, purtroppo, si  subisce l’applicazione di sanzioni previste per legge.

Oltre tale termine la dichiarazione risulterà omessa ma ciò non impedirà la riscossione dell’imposta  dovuta.

All’interno del modello di dichiarazione IVA è presente una riga specifica per l’invio Lipe, i cui dati devono essere indicati nel quadro VP.

Ai fini della comunicazione delle liquidazioni periodiche del quarto trimestre è bene ricordare che l’invio, del modello, all’Agenzia delle Entrate dovrà avvenire entro e non oltre il mese di febbraio.

Nello stesso modello è presente anche la casella dell’esonero dall’apposizione del visto di conformità. Questa è dedicata ai contribuenti che beneficiano di un punteggio ISA almeno pari ad 8.

Oltre al modello di dichiarazione IVA 2020 ordinario è presente anche una dichiarazione di base, utile ad esempio per coloro che possiedono una partita IVA senza aver svolto operazioni con l’estero.

Dichiarazione annuale IVA 2020: chi ha l’obbligo di presentarla?

Sono obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA tutti i titolari di partita IVA che esercitano attività d’impresa, artistiche o professionali e titolari di partita IVA.

Inoltre, sono obbligati alla dichiarazione annuale IVA chi, in precedenza, ha scelto l’applicazione dell’IVA in modo ordinario, come ad esempio curatori fallimentari, società incorporanti, eredi e società beneficiarie nel caso in cui vi è una scissione.

Chi è esonerato dalla dichiarazione IVA?

Dall’obbligo di dichiarazione IVA sono esonerate alcune categorie:

  • coloro che si avvalgono di un regime fiscale agevolato per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori, attualmente in mobilità;
  • chi si avvale delle disposizioni espresse in attività di intrattenimento e spettacolo, sono esonerati dal pagamento dell’IVA per tutte le attività commerciali a scopo istituzionale;
  • coloro che hanno registrato solo operazioni esenti  e che si sono dispensati dagli obblighi di fatturazione e registrazione;
  • coloro che hanno il domicilio e risiedono fuori dall’Unione Europea. Si identificano ai fini IVA solo per l’adempimento relativo a servizi di telediffusione, radiodiffusione, elettronici e di telecomunicazione;
  • chi possiede un regime forfettario per la propria attività d’impresa, artistica o professionale;
  • coloro che risiedono in stati membri della Comunità Europea, svolgendo solo attività non imponibili senza nessun obbligo di pagamento dell’imposta;
  • coloro che, occasionalmente, si occupano della raccolta di prodotti selvatici (non legnosi) e piante officinali spontanee. Nell’anno precedente, non devono aver realizzato un volume d’affari superiore ai 7000 euro;
  • coloro che si occupano di attività di intrattenimento, giochi e simili che non hanno optato per l’applicazione dell’IVA nei modi ordinari;
  • coloro che possiedono imprese individuali che hanno affittato e non esercitano altre attività ai fini fiscali.

Dichiarazione annuale IVA 2020: quali sono le sanzione per omissione?

Per quanto riguarda le sanzioni applicate oltre la scadenza imposta per la dichiarazione IVA si dividono come segue:

  • dichiarazioni IVA presentate entro 90 giorni,  sono applicate sanzioni da euro 250,00 a euro 2.000. Questo non accade nel caso in cui, insieme alla presentazione tardiva, ci preoccupiamo di inviare il ravvedimento operoso.
  •  dichiarazioni IVA  in cui risulta esserci un’imposta non versata, in questo caso  ci viene applicata una sanzione pari al 30% della stessa per omesso versamento. Anche qui è possibile avvalersi del ravvedimento operoso;
  • dichiarazioni IVA presentate oltre i 90 giorni sono considerate omesse ma costituiscono titolo per la riscossione dell’imposta dovuta. La sanzione applicata va  dal 120% al 240% dell’imposta dovuta, partendo da un minimo di 250,00 euro in presenza di un debito d’imposta e, da euro 250,00 a euro 2000, nel caso in cui il soggetto effettua solo operazioni in cui non è dovuta l’imposta.

Per concludere

Con  questo articolo ho cercato di spiegare in modo esaustivo tutte le novità inerenti la dichiarazione IVA 2020, per qualsiasi dubbio o chiarimento non esitate a contattarmi, sarò lieto di aiutarvi nel miglior modo possibile.