Commercialista Dr. Angelo Calò

Non riesco a pagare le imposte cosa posso fare?

La crisi economica attanaglia le tue poche entrate monetarie? I guadagni della tua attività sono calati e non riesci a pagare le imposte e i debiti? Ti sei mai chiesto cosa puoi fare?

Se sei un imprenditore o un titolare di Partita IVA e non riesci ad adempiere al pagamento delle imposte immagino che ti assilla un quesito: “non riesco a pagare le imposte cosa posso fare?”.

Devi sapere che se ti trovi in una situazione di grave difficoltà, sei oberato dai troppi debiti e non trovi una via d’uscita, il Legislatore ha pensato a una misura per aiutarti a ripianare le difficoltà: la legge salva suicidi o la legge salva debiti.

In questa guida troverai una valida risposta al tuo dubbio “non riesco a pagare le imposte cosa posso fare?”. Scopriamo cos’è la legge salva debiti, come funziona, a chi rivolgersi, quali sono i requisiti per accedere alla procedura e come aderire se hai cartelle esattoriali insolute verso Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Ti senti pronto per iniziare? Bene, allora procediamo.

Legge Salva Debiti: quali sono i requisiti?

Prima di capire cosa puoi fare se non riesci a pagare i debiti e le imposte, è bene comprendere quali sono i requisiti necessari per poter beneficiare della Legge Salva debiti o Legge Salva Suicidi.

Oltre che i privati senza Partita IVA, anche gli imprenditori, le ditte individuali, i liberi professionisti e le piccole società possono accedere alla procedura “salva debiti” per ogni tipologia di obbligazione: dalle cartelle Equitalia fino al finanziamento/mutuo che non si riesce a pagare

Puoi accedere alla procedura “salva debiti” se ti trovi in questa situazione:

  • incapacità perpetua di adempiere alle tue obbligazioni,
  • eccessivo sbilanciamento tra i debiti contratti e le entrate monetarie necessarie per estinguerli.

Non riesco a pagare i debiti: a chi posso rivolgermi?

Se sei in possesso dei requisiti menzionati e non riesci più a dormire perché sei oberato da troppi debiti, per attivare la procedura “salva-debiti” devi rivolgerti a un organo competente: un OCC competente per zona (Organismo di Composizione della Crisi).

L’OCC è un organismo indipendente ed estraneo alle parti, autorizzato dalla Camera di Commercio a ricevere le istanze di adesione della procedura.

Una volta che ti sei rivolto a un OCC, dopo aver esaminato il tuo caso, nomina un Gestore della crisi, di solito un Commercialista che ti seguirà durante tutto l’iter.

Legge Salva Debiti: cos’è e come funziona?

Non riesci a pagare i debiti che hai contratto e non sai proprio come fare? Grazie alla Legge salva debiti o alla Legge salva suicidi (Legge 3/2012) puoi ottenere una sentenza del tribunale per bloccare i pignoramenti a tuo carico e aderire a un piano di stralcio e pagamento dei debiti residui.

In buona sostanza, se non riesci a pagare i debiti puoi chiedere l’attivazione di un piano di rimborso delle obbligazioni.

Il Tribunale stralcia i tuoi debiti e omologa un piano di rimborso rateale. Il tutto avviene tramite l’oculato monitoraggio e sotto la diretta sorveglianza del Tribunale.

Grazie all’attivazione di un piano di rimborso delle obbligazioni i tuoi creditori si sentono più sicuri dei pagamenti.

Anche te imprenditore potrai stare più tranquillo e potrai contare sul Tribunale, che sarà propenso ad ascoltarti e farà di tutto per venire incontro alle tue difficoltà.

Inoltre, grazie alla Legge Salva Debiti potrai beneficiare della sospensione di tutte le procedure esecutive a tuo carico (pignoramenti, espropriazioni, decreti ingiuntivi…).

Questo ti permetterà di tirare un tiro di sollievo dato che l’esecuzione verrà sospesa.

Inoltre, potrai chiedere la liquidazione dei beni immobili per soddisfare i creditori con il ricavato.

Non riesco a pagare i debiti verso Equitalia: cosa posso fare?

Rientrano nelle obbligazioni sanabili con la legge salva suicidi, anche quelle verso l’Agenzia delle Entrate – Riscossione Equitalia, che oggi ha sostituito Equitalia, la quale è stata abolita e sciolta definitivamente.

L’AdE- Riscossione è quindi l’ente preposto ed autorizzato a riscuotere tasse, imposte e inviare cartelle esattoriali.

Pertanto, se ci si trova in una situazione di particolare crisi, se non si riesce più a fare fronte ai debiti ed al pagamento delle imposte, è possibile contattare un OCC competente e chiedere un consulto di fattibilità di adesione al piano salva debiti.

Cosa fare in caso di mancato pagamento di Irpef, Iva, Irap e imposte varie?

Devi sapere che utilizzando lo strumento del ravvedimento operoso si può rimediare spontaneamente al mancato versamento delle imposte, beneficiando di una riduzione delle sanzioni applicabili e versando degli interessi al tasso legale a seconda del tempo di versamento (ravvedimento sprint, breve, intermedio, lungo e ultrannuale).

Il ravvedimento operoso ha la finalità di incentivare lo spontaneo adempimento dei doveri fiscali (c.d. “compliance”), consentendo al contribuente/debitore di sanare la propria posizione eseguendo pagamenti omessi o eseguiti in misura insufficiente o dichiarando redditi ulteriori rispetto a quelli già dichiarati o assolvendo ad altri adempimenti che avrebbero dovuto essere effettuati precedentemente.

La disciplina del ravvedimento operoso è contenuta nell’art. 13 del D.Lgs. 472/1997, ma recentemente il D.L. 34/2019 (c.d. “Decreto crescita“), convertito in L. 58/2019, ha introdotto un nuovo art. 13-bis che ammette esplicitamente la possibilità di un ravvedimento parziale o frazionato.

Si ricorda che il ravvedimento si perfeziona con il contestuale pagamento del tributo eventualmente omesso o versato in misura insufficiente, della sanzione ridotta e degli interessi di mora calcolati al tasso legale annuo.

Cosa succede se non pago neanche con il ravvedimento operoso? L’Agenzia delle Entrate procederà ad inviare l’avviso bonario applicando la sanzione del 10% e i relativi interessi legali.

L’avviso bonario, va pagato integralmente oppure se rateizzato, va pagata la prima rata entro 30 giorni dalla ricezione dello stesso.

Nel caso in cui l’avviso bonario giunga all’intermediario, va pagato entro 90 giorni da quando è stato ricevuto sulla piattaforma Entratel.

L’avviso bonario può essere rateizzato per importi fino a € 5.000 euro sino ad otto rate trimestrali, per importi superiori a cinquemila euro il numero massimo è di 20 rate trimestrali.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni o se vuoi richiedere una Consulenza Professionale personalizzata contattami.

Ti aspetto!

Angelo Calò.