Commercialista Dr. Angelo Calò

Partita IVA ditta individuale e Libero Professionista: quali sono le differenze?

Libero Professionista o Ditta individuale: quale Partita IVA scegliere? La normativa civilistica e fiscale suddivide le attività di lavoro autonomo in due macrocategorie:

  • attività di lavoro intellettuale (Liberi Professionisti: avvocati, notai, medici, ingegneri, etc.),
  • attività di impresa (Ditte individuali: artigiani e commercianti).

Partita IVA individuale: quando è obbligatorio aprirla?

Se vuoi intraprendere un lavoro autonomo e indipendente (aprire uno studio, un negozio o una ditta individuale) devi valutare attentamente la necessità di aprire la Partita IVA.

Le motivazioni che spingono ad aprire una P.IVA individuale possono essere davvero tantissime: voglia di sperimentare nuove strade, necessità di autonomia e indipendenza, maggiore realizzazione personale di fare un buon investimento economico nel medio-lungo periodo.

In ogni caso, per svolgere qualsiasi attività in forma autonoma regolare e continuativa, devi valutare i pro e i contro derivanti dall’apertura della Partita IVA.

Anche se inizialmente puoi pensare di lavorare con la prestazione occasionale, emettendo una notula con la ritenuta d’acconto, nel lungo periodo, con l’incremento del numero di committenti e delle entrate monetarie, devi regolarizzare la tua attività professionale che svolgi con sistematicità.

Ma stai attento! Le professioni regolamentate da Albi professionali non si possono svolgere in via occasionale, quindi, dovrai necessariamente aprire Partita IVA Libero Professionista.

In questo caso ti consiglio di prestare la massima attenzione e di rivolgerti ad un Commercialista per richiedere una Consulenza Professionale personalizzata.

Partita IVA individuale: occhio al Codice ATECO

Aprire la Partita IVA individuale (Libero Professionista o Ditta individuale che sia) comporta la necessità di scegliere il Codice ATECO corretto per inquadrare la tua attività economica.

Partita IVA Ditta individuale: la normativa

Secondo la normativa contenuta nel Codice civile l’attività di impresa consiste nell’esercizio professionale di una attività economica organizzata e diretta a produrre e scambiare beni e servizi.

Inoltre, ogni attività non deve essere sporadica ma deve essere abituale e prevalente: sussistenza del “requisito della professionalità”.

Possono aprire Partita IVA ditta individuale i commercianti (grossisti, dettaglianti, ambulanti, venditori porta a porta) e gli artigiani (elettricisti, idraulici, falegnami, meccanici, parrucchieri, ecc.).

La Ditta individuale è la forma giuridica più semplice e meno onerosa ed è necessaria l’iscrizione al Registro delle Imprese e all’INPS.

Per le ditte individuali, che esercitano un’attività di particolare natura o rischio, potrebbe essere obbligatoria l’iscrizione all’INAIL: in questo caso è necessario versare annualmente un premio assicurativo che varia a seconda dell’attività svolta.

Aprire Partita IVA Ditta Individuale comporta l’iscrizione alla Gestione commercianti ed artigiani INPS.

Partita IVA Libero Professionista: inquadramento normativo

Chi è il Libero Professionista? Si tratta di un lavoratore autonomo intellettuale, che organizza il proprio lavoro senza vincoli di subordinazione nei confronti del committente, ed esegue un’opera o un servizio dietro pagamento di un corrispettivo.

A differenza delle ditte individuali, il lavoro del Libero Professionista si caratterizza per la prevalenza del suo lavoro professionale rispetto al capitale investito.

Alcuni Liberi Professionisti esercitano una professione “libera”, senza iscrizione ad alcun Albo (web master, consulenti informatici, SEO Specialist, Influencer, etc.).

Altri Liberi Professionisti esercitano professioni “protette” e sono tenuti ad iscriversi ad un Albo professionale (avvocati, notai, ingegneri, psicologi, commercialisti, etc.).

Infatti, i Liberi Professionisti appartenenti alle c.d. professioni protette devono iscriversi al proprio Albo o Ordine di appartenenza dopo aver superato l’esame di abilitazione alla professione.

Partita IVA Ditta individuale: iscrizione al Registro Imprese

Come ti ho già anticipato, le ditte individuali sono tenute ad iscriversi nel Registro delle Imprese tramite la presentazione della Comunicazione Unica (ComUnica).

L’iscrizione comporta per il titolare della ditta individuale il sostenimento di costi: marca da bollo, diritto camerale annuale e diritti di segreteria.

Partita IVA Libero Professionista e Ditta individuale: differenze regime contabile

La contabilità delle ditte individuali segue il principio di competenza: deduzione dei costi e tassazione dei ricavi di competenza, a prescindere dalla data di effettivo incasso o pagamento.

La contabilità dei Liberi Professionisti segue il principio di cassa: deduzione dei costi e tassazione dei compensi effettivamente incassati o pagati.

Contributi INPS Ditte individuali e Liberi Professionisti: le differenze

I Liberi professionisti devono iscriversi alla propria Cassa di appartenenza oppure, in assenza di una cassa specifica, alla gestione separata INPS (versamento del 25,72% sul reddito imponibile).

Coloro che si iscrivono alla gestione separata hanno la facoltà di addebitare in fattura una rivalsa del 4% del compenso lordo.

Il contributo da versare alla gestione separata INPS è calcolato sull’utile percepito (dato dalla differenza tra compensi incassati e costi sostenuti).

Le ditte individuali devono iscriversi alla Gestione IVS per Artigiani e Commercianti  e versare i contributi fissi sul reddito minimale.

Superato il reddito minimale è necessario versare i contributi in percentuale fino al raggiungimento di quello massimale.

Coloro che optano per il regime Forfettario possono beneficiare di uno “sconto” sull’ammontare dei contributi da versare all’istituto previdenziale.

Partita IVA Forfettaria Liberi Professionisti e Ditte individuali

Sia i Liberi Professionisti che le Ditte individuali possono optare per il Regime Forfettario.

Si tratta di un regime fiscale conveniente, soprattutto per gli start upper e per i giovani che intraprendono una professione da Freelancer.

Devi sapere che per aderire a questo regime fiscale non devi eccedere i 65.000 euro di fatturato annuo.

Tanti i vantaggi derivanti dalla scelta del Regime Forfettario:

  • semplificazioni contabili
  • esonero fattura elettronica
  • esonero ritenuta d’acconto
  • esonero esterometro e ISA
  • Flat TAX o imposta agevolata per le start up al 5% o al 15% (dal sesto anno in poi).

 

Per maggiori informazioni o se vuoi richiedere una Consulenza professionale per aprire Partita IVA ditta individuale o Partita IVA Libero Professionista, ti invito a contattarmi.

Sarò a tua disposizione per chiarire ogni tuo dubbio.

Ti aspetto!

Angelo Calò